Negro, Silvio (1897-1959)

Codice
VT_0034
provincia
Viterbo
comune
Fabrica di Roma
nazione_autore
Italia
secolo
XX
luogo_citato
Falerii Novi
genere
Editoriale
fonte_bibliografica
Mirabili sorprese a Falleri, in: Silvio Negro, Roma, non basta una vita, Vicenza: Neri Pozza, stampa 2014., p. 274-277.

citazione

Non capita tutti i giorni, neanche in una regione storica, di veder comparire una città antica tra il verde dei campi – che quest’anno è più intenso che mai alla fine di giugno –, di vederla comparire senza attenderla, senza averne mai saputo nulla. Dopo pochi chilometri di viaggio questa sorpresa se la trova a sinistra chi va da Civitacastellana a Viterbo, e quella cinta di pietra dorata è tanto ben conservata, nonostante sia coperta per tutta la sua lunghezza da piante venute su a caso, è tanto bella da dar l’impressione di un miraggio. […] «È Santa Maria di Falleri» spiega un contadino sopraggiunto, e chiede se vogliamo vedere le sale. Quali sale? Quelle dell’abbazia. La casa colonica d’oggi un tempo era un monastero, così spiega la chiesa in rovina, si spiegano i nobili peperini alle finestre, le proporzioni del cortile […]. Le “sale” non tradiscono l’attesa, le loro proporzioni sono quelle stesse degli ambienti d’onore di palazzo Venezia a Roma, avanzi d’affreschi si vedono ancora sulla parete più alta dei muri, passando dall’una all’altra si legge sull’architrave il nome d’un cardinale di Parma, che dev’essere stato colui che le ha fatte costruire. […] «La città antica è tutta da scavare. C’è un Foro, un teatro, una piscina, e forse avrai notato fuori delle mura la sagoma dell’anfiteatro. Ma l’Italia è piena di città da scavare, neanche gli specialisti le conoscon tutte. Tutta la zona poi nella quale sei capitato è disseminata di tombe etrusche e di opere romane […]».
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