Piovene, Guido (1907-1974)

Codice
VT_0027
provincia
Viterbo
comune
Bomarzo
nazione_autore
Italia
secolo
XX
luogo_citato
Parco dei Mostri di Bomarzo
genere
Diario di viaggio
fonte_bibliografica
Guido Piovene, Viaggio in Italia, Milano: Baldini e Castoldi, stampa 2013., p. 802-806.

citazione

Ma forse la gratuità stravagante tocca il suo vertice a Bomarzo, che, fino a poco tempo fa trascurata, fu rimessa di moda, soprattutto perché il gusto surrealista vi si trovò riflesso. Bomarzo è un borgo scuro in cima ad un colle del consueto tipo toscano, umbro o laziale, dominato da un Palazzo Orsini; e sovrasta una valle agreste, sfociante nella Tiberina. In fondo ad essa un duca Orsini, come appendice del palazzo, immaginò il Giardino dei Mostri. Il giardino è sparito, la valle tornata al selvaggio; restano i mostri in abbandono, e vengono incontro improvvisi a chi passeggia per i campi. Si scende su un sentiero erto; nel fondo una basilica, con pronao, cupole e colonne, sorge davanti a noi in mezzo ai castagni; ma avvicinandosi si vede che è un falso tempio, un tempio di teatro, anche se, come dicono, lo disegnò il Vignola. Si prosegue e si penetra in una spianata erbosa. Un cane alza tre teste, si accuccia una pantera, un drago si arriccia lottando con un leone e una leonessa, una donna gigante guarda davanti a sé un elefante, torre e soldato in groppa, stringe nella proboscide un altro soldato caduto, un Ercole sbrana un nemico divaricandogli le gambe.
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