Pascarella, Cesare (1858-1940)

Codice
RI_0005
provincia
Rieti
comune
Antrodoco
nazione_autore
Italia
secolo
XIX-XX
luogo_citato
Antrodoco, Monte Giano
genere
Diario di viaggio
coordinate
42.416950, 13.080590
fonte_bibliografica
Cesare Pascarella, I sonetti. Storia nostra. Le prose, Mondadori, Milano, 1955, p. 644.

citazione

Antrodoco giace in riva al Velino; e accerchiata com’è da gole profonde, ha la fortuna inestimabile di trovarsi ai piedi del monte Giano, in una posizione strategica di prim’ordine; la quale ha procurato il grandissimo piacere di essere stata distrutta e riedificata non so più quante volte e di essere stata sempre il teatro sanguinoso di orrende carneficine. Per tali ragioni essa, pur vantandosi di poter leggere il suo nome nel quinto libro della geografia di Strabone, non possiede nessuna reliquia illustre della grandezza passata. Difatti, quando vi andai, di cose e di case le quali mi rammentassero i tempi dell’insigne geografo greco, io non vi trovai se non l’albergo dell’Europa e il suo desinare. Però se alla piccola città abruzzese non è dato di poter mostrare ai visitatori né mura, né archi, né terme, né templi, né castelli, né torri, li può sempre rallegrare e confortare con la salubre abbondanza delle sue acque limpide, sane e sonanti, con la frescura delle sue valli ombrose, verdi e fiorite, e con la vista dei monti che sono d’intorno e la proteggono, levando sul cielo immacolato, quando non è nuvolo, i loro capi venerandi canuti di neve.
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