Negro, Silvio (1897-1959)

Codice
LT_0053
provincia
Latina
comune
Agro Pontino
nazione_autore
Italia
secolo
XX
luogo_citato
Paludi Pontine, lago di Fogliano, Tre Ponti, Passo Genovese, Torre Astura
genere
Editoriale
coordinate
41.406009, 12.894804 lago di fogliano
fonte_bibliografica
Caccia grossa in Pontinia, in: Silvio Negro, Roma, non basta una vita, Vicenza: Neri Pozza, stampa 2014, p. 206-209.

citazione

Dove sono andati a finire i cacciatori di professione che, al tempo in cui c’erano ancora le Paludi Pontine, passavano tutta l’annata nella macchia, gli “scafari” che non abbandonavano le loro capanne neanche nel periodo in cui la caccia era proibita perché erano, oltre che cacciatori, pescatori, traghettatori, guardiani, gli unici abitatori stabili del triste regno delle febbri, i veri signori del luogo? Il vecchio cacciatore non professionale al quale facciamo questa domanda non sa dirlo, sebbene abbia conosciuto tutti quelli che stavano da queste parti, da Tre Ponti fino a Passo Genovese e a Torre Astura. Probabilmente sono diventati coloni; […]. I solitari della palude, quelli che vivevano esclusivamente del carniere, sono scomparsi con la bonifica […]. Perché la Palude Pontina aveva, come le foreste vergini dei romanzi d’avventura, anche le sue sabbie mobili, veri pozzi di fango dai quali non si cavava più il piede. Il già famoso “cimitero delle bufale”, dalle parti del lago di Fogliano, non era altro che una di queste trappole della natura, non ne venivan fuori neanche quei tozzi e possenti quadrupedi che sembrano un avanzo di età antidiluviane […]. Così oggi che l’Agro Pontino è diventato tutto un podere, niente più canizze, niente più pantani segnati dal “praticato” dei cinghiali, niente più “cacciarelle”; le leggere vignarole che portavano un tempo i cacciatori alle “rimesse” e alle poste dei selvatici, scivolando senza difficoltà sui più dirupati sentieri e cavandosela con disinvoltura anche quando affondavano nella melma fino al mozzo, ora portano i coloni a far la spesa; nessun cacciatore ha più ragione di preoccuparsi oggi di tenere pronta in una delle canne della doppietta una pallottola per il caso fortunato che saltasse fuori un cinghiale.
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