Pennacchi, Antonio (1950-)

Codice
LT_0024
provincia
Latina
comune
Latina
nazione_autore
Italia
secolo
XX-XXI
luogo_citato
Littoria (l’odierna Latina), Passo Barabino (oggi Borgo Piave)
genere
Romanzo
coordinate
41.482343, 12.864959
fonte_bibliografica
Antonio Pennacchi, Canale Mussolini, MIlano: Mondadori, 2013, p. 234-235.

citazione

E così i miei zii sono arrivati a Littoria di notte. O meglio, non era ancora Littori, era solo Littoria in costruzione, però era sempre Littoria. Le luci si vedevano già da Borgo Piave e lì - a Borgo Piave che ancora si chiamava Passo Barabino e c’erano un sacco di baracche anche lì, e pure baracche che vendevano vino e le impalcature del cantiere al centro della rotonda, dove stavano costruendo la torre serbatoio dell’acquedotto - i miei zii vedendo sullo sfondo le luci di Littoria hanno calcato sui pedali: «Forza tosi, vedém chi riva primo», per uno sprint di quattro chilometri. A Littoria cantieri dappertutto. Lampade. Cellule fotoelettriche. Viavai come se fosse giorno. Migliaia di persone - tutti maschi - a lavorare per le strade e per i fossi. […] Comunque Littoria - al di là della frenesia e del formicaio di quell’ora di notte - non è che fosse bella, ancora. Fango dappertutto e argilla bianca - stava all’inizio della duna quaternaria - che non era come la terra nostra del Canale Mussolini, terra nera scura, anche rossastra, per i sedimenti portati nel corso dei millenni dal teppia e dal Fiume Antico, il Fosso di Cisterna. […] Qui invece, dalle parti di Littoria - a soli dieci chilometri, tutta argillosa - bastava che facesse una goccia d’acqua e non potevi entrarci più né con le bestie né con i trattori per una settimana.
Vai alla ricerca