Pascarella, Cesare (1858-1940)

Codice
FR_0029
provincia
Frosinone
comune
Isola del Liri
nazione_autore
Italia
secolo
XIX-XX
luogo_citato
Santuario di San Domenico, Sora
genere
Diario di viaggio
coordinate
41.702018, 13.583597
fonte_bibliografica
Cesare Pascarella, I sonetti. Storia nostra. Le prose, Mondadori, Milano, 1955, p. 551-552.

citazione

Giù in fondo alla via, sul cielo sereno, fra miriadi di lanternine, rosse, gialle e azzurre, rischiarato dalle faci delle baracche, sorge il santuario. Più si va avanti, più la folla aumenta, e si cammina a stento fra lunghe file di sciarabbà, di vetture e di carretti, mentre dalle bancarelle, che si seguono numerose, s’alzano canti, grida, squilli di trombe, suono di tamburelli […]. Di tanto in tanto fra i contadini […] passano file interminabili di pellegrini coi bordoni ornati da sacri amuleti e dalle immagini di San Domenico e della Madonna di Canneto: passano, e aprendosi a stento una via tra la folla festante entrano nella chiesa, si gettano in terra e incominciano le penitenze, trascinandosi con le mani sotto le ginocchia verso l’altare maggiore, segnando con la lingua sul suolo lunghe croci e lasciandosi dietro orribili strisce di bava e di sangue. Ma non tutti hanno la forza di farle le penitenze; poiché molti stracchi, spossati e sfiniti come sono dagli affanni e i disagi del duro viaggio, coi piedi gonfi, rotti e sanguinanti per il lungo cammino, appena toccano con le ginocchia il pavimento vi si stendono sopra e s’addormentano. Sui gradini degli altari, dentro e intorno ai confessionali, lungo le balaustrate delle cappelle e accanto alle basi delle colonne, di cotesti sciagurati ne vidi a centinaia distesi come se fossero morti, uomini e donne, vecchie e fanciulli tutti confusi insieme sotto la luce gialla e tremula delle candele che ne illuminava le membra coperte di stracci. […] In fondo alla chiesa, molto grande e tuttavia bianca, vi sono due scale per salire all’altare maggiore, e fra le due scale v’è la porta per scendere nel sotterraneo ove sta la sepoltura del santo. Vi discesi e lo trovai pieno di pellegrini che si affollavano a baciare una testa scolpita a bassorilievo sul davanti di un altare e a stropicciarvi sopra i loro bordoni.
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