Dickens, Charles (1812-1870)

Codice
RM_0343
provincia
Roma
comune
Albano
nazione_autore
Gran Bretagna
secolo
XIX
luogo_citato
Albano, impressioni generiche
genere
Diario di viaggio
coordinate
41.734407, 12.645477
fonte_bibliografica
Charles Dickens, Roma splendori e miserie, Napoli, Guida, 1995, p. 87-88.

citazione

Un altro giorno ci avviammo a piedi verso Albano che è a quattordici miglia. In tre, tutti spinti dalla voglia di seguire l’antica Appia da secoli sconnessa e sepolta. […] Per dodici miglia salimmo e ci arrampicammo lungo un itinerario disseminato di rilievi e cumuli di rovine. Tombe e templi demoliti, prostrati; piccoli frammenti di colonne, fregi, frontoni; enormi blocchi di granito e di marmo; archi in disfacimento, corrosi, invasi dall’erba; resti bastevoli a edificare una vasta città. Tutto sparso intorno a noi. Incontrammo muriccioli a secco costruiti con questi frammenti dai pastori. Ogni tanto un fosso tra cumulacci di pietre infrante ci impediva di andare avanti; a volte gli stessi frammenti, movendosi sotto i piedi, rendevano faticoso il percorso. E sempre, dappertutto, rovine e rovine. L’antico tracciato dell’Appia era in parte scoperto e in parte nascosto sotto una coltre d'erba; ma la via, anch’essa, si rivelava una continua rovina. In lontananza, semidistrutti acquedotti allungavano i loro archi giganti sulla pianura; l’alito del vento scuoteva i primi fiori e la vegetazione spontanea su miglia di rovine; i selvaggi pecorai che si affacciavano torvi, coperti di pelli, avevano la tana tra le rovine.
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