Manacorda, Giorgio (1941-)

Codice
RM_0330
provincia
Roma
comune
Roma
nazione_autore
Italia
secolo
XX-XXI
luogo_citato
Via Adelaide Ristori; Villa Ada.
genere
Romanzo giallo
coordinate
41.929173, 12.494332
fonte_bibliografica
Giorgio Manacorda, Delitto a Villa Ada, Roma, Voland, 2012, p. 7-8.

citazione

Sperandio, dettaglio non irrilevante, era venuto al mondo ed era cresciuto a due passi da Villa Ada, appena più su, vicino a piazza delle Muse, in una palazzina anni ‘30 di via Adelaide Ristori, una delle strade più belle della capitale, e una delle più esclusive. Bell’uomo, ho detto, certo, e anche prestante. E ci teneva molto se si allenava frequentando la villa tutti i giorni prima di recarsi al lavoro; perché, grazie al suo magnifico stato di servizio, aveva ottenuto di tornare a Roma, e proprio al Commissariato Parioli. Sperandio si alzava tutti i giorni alle sei, […] senza aspettare che i cancelli di Villa Ada venissero aperti, si infilava nel buco del muraglione a pochi passi da casa sua e si metteva a correre nel folto della foresta. In quel punto, infatti, il parco è del tutto selvatico, addirittura fiabesco nel suo silenzio e nel suo isolamento. La mattina presto nessuno corre in quei sentieri fra i rovi, in mezzo a alberi abbattuti e sottobosco impenetrabili. […] quel venti settembre, come sempre, Sperandio rientrato dalla corsa aveva fatto la doccia, aveva mandato giù un caffè ed era andato al lavoro nella sede del Commissariato Salario-Parioli di via Guido d’Arezzo n. 22, cinque minuti a piedi da casa sua, tra piazza Ungheria e piazza Verdi. Quel venti settembre Sperandio era in ritardo, così quando arrivò la chiamata fece appena in tempo a saltare su una volante, e in un attimo si ritrovò di nuovo a Villa Ada, ma in basso, ai cancelli del laghetto.
Vai alla ricerca