Montesquieu [Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di Montesquieu] (1689-1755)

Codice
RM_0320
provincia
Roma
comune
Roma
nazione_autore
Francia
secolo
XVIII
luogo_citato
Loggia di Amore e Psiche (Villa Farnesina)
genere
Diario di viaggio
coordinate
41.893611, 12.467276
fonte_bibliografica
Montesquieu, Viaggio in Italia, Roma-Bari, Laterza, 1990, p. 168-170.

citazione

Sono stato con il signor…, pittore, alla Farnesina, alla Longara. La galleria è dipinta da Raffaello, e rappresenta la storia di Psiche. Al centro della volta si vede il concilio degli Dei, e quindi la festa nuziale di Psiche e Amore. La disposizione è meravigliosa: nessuna confusione; e veramente straordinaria l’abilità con cui Raffaello ha messo in primo o in secondo piano le figure senza ricorrere all’abituale artificio dei colori attenuati: il colorito di quelle che sono dietro è forte quanto quello delle figure che stanno davanti, soltanto che egli ha graduato le luci e le ombre con arte meravigliosa. Di tutte queste numerose figure, non ce n’è una che somigli ad un’altra: tutti i volti sono diversi, come non accade invece nelle gallerie dipinte da Pietro da Cortona, nelle opere dell’Albani e del Parmigianino […]. Giove che ha un aspetto maestoso, non ha il naso infossato verso le sopracciglia (questa rientranza rende la fisionomia comune, e le statue greche non l’hanno; il naso è tutto dritto), né sui lati, dove si congiunge al viso, che sarebbe un segno di cruccio, o di aria burbera […]. Raffaello è stato attento a fare i menti rotondi e il sotto pieno, perché altrimenti il viso non ha espressione, e la fisionomia appare asciutta. […] Ha ancora badato bene, nelle sue figure sedute, a far rialzare la carne compressa dalla sedia, soprattutto nelle donne, che hanno la coscia più carnosa. Nel dolore, i nervi si contraggono fino alla punta dei piedi, e noi facciamo naturalmente il gesto di questa contrazione. Perciò questa espressione è messa bene in rilievo nei quadri dei migliori artisti. E nel Concilio e nella Festa si vede tutto l’insieme senza che una figura nuoccia all’altra, benché ve ne siano parecchie file. […] Ha messo Dei che hanno muscoli vigorosi accanto a Dee e a Dei che li hanno nobili, per far risaltare, dal contrasto, la bellezza degli uni e degli altri. Per esempio, nella famosa Galatea, che è nella sala accanto, ha messo vicino a lei un Dio marino dalla carnagione bruna e dai muscoli vigorosi.
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