Piovene, Guido (1907-1974)

Codice
RM_0297
provincia
Roma
comune
Fiumicino
nazione_autore
Italia
secolo
XX
luogo_citato
Torre in Pietra: Torre del Pagliaccetto, Palazzo (o Castello) Falconieri.
genere
Diario di viaggio
coordinate
41.917750, 12.197894
fonte_bibliografica
Guido Piovene, Viaggio in Italia, Milano, Baldini e Castoldi, stampa 2013, p. 818-819.

citazione

[…] accanto alla bonifica di Maccarese, si stende la tenuta di Torre in Pietra, tra le più perfette d’Italia. Il buono raggiunge più spesso l’ottimo dov’è attorniato dal mediocre. E Torre in Pietra è un piccolo reame agricolo, in cui vorremmo soffermarci. La storia di Torre in Pietra può riassumersi in breve. Luigi Albertini, costretto a lasciare il «Corriere della Sera» perché in conflitto con il fascismo, si volse ad un’opera di altro genere. Comperò qui 1415 ettari di terra nuda, cui si aggiunsero altri 900 più tardi; formando un insieme che poi fu ridotto a 1600 ettari circa. Quella campagna presentava il triste aspetto consueto dei dintorni di Roma in tempo non lontano. Non prati artificiali, poco grano, pochissime famiglie con sede stabile, in case sperdute e dirute; greggi, bestiame brado, acquitrini, malaria; nessun investimento di capitale per trasformare i fondi. Albertini investì un capitale ingente, iniziò la trasformazione; gli eredi Albertini e Carandini la proseguirono, e la proseguono tuttora. Torre in Pietra ha una vita complessa […]. È una grande azienda zootecnica e agricola di tipo lombardo nel cuore del Lazio; ma, a differenza delle aziende intorno a Lodi ed a Pavia, butta coi prodotti agricoli materiale preistorico, etrusco, tardo romano. Una torre della proprietà porta il nome di Pagliaccetto, in memoria di un giovane di questo nome che si ribellò ai Falconieri, antichi feudatari, istigando i contadini alla sommossa. […] Il bel castello Falconieri, davanti a un colle ricoperto da un’antica selva, sorge nella proprietà. Una camera in esso ha tutte e quattro le pareti affrescate senza interruzione a paesaggio, e dà l’illusione di essere sperduti in mezzo alla campagna. Albertini, che vi dormiva, per proteggersi dalle vacche che potevano uscire dagli sfondi pittorici, fece aggiungere una staccionata pure dipinta.
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