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Croce, Elena (1915-1994)
Codice
RM_0260
provincia
Roma
comune
Roma
nazione_autore
Italia
secolo
XX
luogo_citato
Roma, impressioni generiche
genere
Autobiografia
coordinate
41.893474, 12.501129
fonte_bibliografica
Elena Croce, Due città, Milano, Adelphi, 1985, p. 85-87.
citazione
Quel poco che allora sopravviveva della vecchia Roma internazionale di un tempo aiutava a resistere all’atmosfera troppo casareccia, o neoromanesca, addensatasi verso la fine degli Anni Sessanta. Confesso di non aver mai amato, pur riconoscendo il grande talento dello scrittore, la rappresentazione di Roma data da Pasolini in quel periodo stesso che produceva, con il Pasticciaccio di Gadda, un’opera unica e inimitabile. Comunque il plurisecolare profilo della Roma cosmopolita è ormai stato decisamente cancellato dall’uso che si è dovuto, ma anche voluto, fare della città, o meglio del sacrificio che si è fatto di lei alle pretese sregolate di leggi apparentemente incontrollabili, cioè di un gioco politico le cui esigenze hanno assoluta priorità su qualsiasi altra, poiché chi le promuove sembra sempre parlare in nome di fatali sviluppi e non della volontà, e delle stesse esigenze, dell’uomo. A Roma, dopo gli Anni Cinquanta ancora affollatissimi di visitatori intellettuali di tutto il mondo, si sarebbe via via più ridotta la presenza di artisti e scrittori stranieri. […] Ma istituzione romana salda come una roccia era Georgina Masson, autrice di biografie e panorami storici […]. A lei si deve anche la migliore guida di Roma che si sia mai avuta […]. Quando Georgina […] venne costretta a ritornare a Londra, fu veramente il segno che si chiudeva decisamente un’èra: Roma non era più rifugio ideale di artisti e intellettuali di tutte le nazionalità.