Pascarella, Cesare (1858-1940)

Codice
RM_0180
provincia
Roma
comune
Vallepietra
nazione_autore
Italia
secolo
XIX-XX
luogo_citato
Monte Autore
genere
Diario di viaggio
coordinate
41.966929, 13.200000
fonte_bibliografica
Cesare Pascarella, I sonetti. Storia nostra. Le prose, Mondadori, Milano, 1955, p. 640.

citazione

Bevo un sorso dell’acqua gelata, e mi affretto a raggiungere i compagni in un bosco di faggi altissimi sotto i quali si deve camminare con molta attenzione per non mettere i piedi fra i ramponi aguzzatti di qualche tagliuola preparata per prendere i lupi, ma disposta, se mai le capitano, ad agguantare anche gli uomini, e poco dopo arriviamo sulla cima del monte dove godiamo una vista meravigliosa. Già, l’Autore per se stesso è bellissimo: densi e verdi boschi di faggi secolari lo rivestono quasi tutto; vasti e pingui altipiani, alcuni dei quali come quelli di Camposecco di Livata e dell’Ossa, sono sui mille e cinquecento metri di altezza, lo allietano con la loro verdura; ed è ricchissimo di acqua. Tutti i rivi cadenti nell’Aniene spumante e veloce sono dell’Autore, e si può dire che a Roma è lui che dà da bere: l’acqua Marcia è roba sua. Ma la vista che si gode dalla sua cima è maravigliosa! Tutte le montagne più alte dell’Appennino centrale, il Vettore, il Gran Sasso, il Velino, la Majella, il Cotento, il Viglio, il Sirente, il Fanfilli, e la Semprevisa gli sorgono intorno e par che si affaccino su gli altri monti per ammirarlo. E l’ammiriamo anche noi, mentre gli stiamo seduti sopra con la schiena appoggiata a una torretta di sassi.
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