Bigiaretti, Libero (1905-1993)

Codice
RM_0038
provincia
Roma
comune
Roma
nazione_autore
Italia
secolo
XX
luogo_citato
Via Vittorio Veneto
genere
Autobiografia
coordinate
41.906248, 12.489721
fonte_bibliografica
Libero Bigiaretti, Questa Roma: lungo viaggio sentimentale da una città “pacioccona” e “rionale” a una metropoli dispersiva e caotica, Roma, Newton & Compton, 1991, p. 32-33.

citazione

Una Via Veneto familiare e borghese sarà quella che più spesso rammenterò. Senza aiole pompose dinanzi ai marciapiedi, lungo i quali i caffè tenevano ancora della latteria: sulla povera venatura dei marmi dei tavolinetti a tre piedi i cestelli colmi di panini viennesi usciti dall’attiguo forno, stavano accanto ai vassoi delle paste da un soldo. Tranquilla e modesta strada, fiera un poco della propria ampiezza, con pretese di stile accentrate sulla difficoltosa pariginizzante architettura dell’albergo Excelsior piuttosto che sulla calma – quasi frigida – aulicità di Palazzo Margherita ricostruito dall’architetto Kock. Paga tuttavia, a quel tempo, del suo rango di strada principale di un quartiere. Anzi spina dorsale del quartiere Ludovisi, corso primario in cui affluiscono le modeste tributarie Via Sicilia, Via Sardegna, Via Lombardia, Via Lazio e l’aristocratica Via Boncompagni lambita da una villa regale e da villette patrizie. A ricordarle d’essere una strada romana bastavano allora a Via Veneto il colore dell’aria, quello del cotto delle mura pinciane, e la memoria degli Orti di Sallustio che verdeggiarono proprio nella sua area; più tardi la “romanità” per mano di un architetto famoso si espresse con gli archi e le colonne che ornano la curvilinea facciata dell’albergo degli Ambasciatori.
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